Agosto e la sua calura hanno lasciato spazio al mese di Settembre: sarà più mitigato?
Gli appuntamenti vissuti, sia ecclesiali che civili, sono stati molteplici e intensi.
Si ringrazia in modo particolare coloro che si sono adoperati per le Feste Patronali: l’Amministrazione Comunale e l’apporto dei volontari. Mi auguro che esse continuino ad essere un appuntamento importante per tutta la città.
In questo mese avremo la festa della Madonna della Cintura, dell’Addolorata e di S. Michele Arcangelo: concluderemo così le feste religiose e si inizierà a progettare il nuovo anno catechetico, pastorale, liturgico.
In queste settimane, in particolare, mi ha colpito un evento che mi ha fatto riflettere: la chiusura dell’edicola al centro del paese.
Conosciamo le difficoltà che le attività commerciali devono affrontare nei piccoli centri e il rischio legato alla loro cessazione.
Questa circostanza mi ha portato a considerare il mio legame con i quotidiani: nella mia famiglia di origine non c’era l’usanza di leggere il giornale, sia perché i miei avevano un’ istruzione elementare, sia perché era una spesa che non tutti potevano permettersi.
Da ragazzo, però, ricordo molto bene che in Seminario, sulla scrivania del Rettore, era poggiato sempre L’Osservatore Romano e nell’età giovanile, ricordati come gli “anni caldi” della politica, i miei coetanei non seminaristi, venivano a scuola con i giornali sotto il braccio, generalmente di posizione politica estremista.
Da studente di Teologia mi colpì la frase del grande teologo evangelico Karl Barth: “Il cristiano ha in una mano la Bibbia e nell'altra il giornale”.
Sono trascorsi anni e l’evoluzione nel campo dell’informatica ha stravolto il modo di comunicare.
Ha ancora senso recarsi in un’edicola quando si ha la possibilità di accedere alle notizie in modo rapido e istantaneo?
Eppure sono convinto che, sfogliare un giornale o avere un libro tra le mani, sia molto diverso che passare da una schermata all’altra di un qualsiasi “device”.
Si avrà sicuramente più tempo per la lettura e per la riflessione personale.
A Trieste, dal 3 al 7 luglio, abbiamo avuto la Cinquantesima Settimana Sociale dei cattolici, dal tema
“Al cuore della democrazia. Partecipare tra Storia e futuro”.
Interessanti gli interventi di Papa Francesco e del Presidente della Repubblica Mattarella: entrambi hanno sollecitato i partecipanti ad essere presenti nella vita civile e politica del nostro Paese.
La Democrazia è un bene che va custodito con responsabilità, soprattutto nel mondo di oggi. Vi invito a leggere i due interventi.
Siamo ben lontani dal “Non Expedit”di Pio IX.
Desidero ricordare ,inoltre, Don Milani che invogliava i suoi ragazzi a leggere i quotidiani.
Vorrei terminare questa breve riflessione con le parole del cantautore Giorgio Gaber:

“La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche il volo di un moscone
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione...”

La società ha bisogno di ottimi reporters e di bravi lettori: il pensiero aiuta a comprendere la realtà e la realtà genera il pensiero, mentre la fede in Cristo illumina il pensiero e dà speranza alla realtà.

La carità è la sintesi di tutto.

SABATO 5 OTTOBRE PELLEGRINAGGIO A POMPEI

Visita degli Scavi e S. Messa nel santuario
Per informazioni rivolgersi la Parroco