Madonna Immacolata della Cintura
Secondo la tradizione locale la Chiesa della Madonna dei Raccomandati è di fondazione antichissima, forse del XIV secolo. Ma, sulla base delle informazioni archivistiche e storico-urbanistiche, si possono ricavare alcuni dati di assoluta attendibilità che ne fanno risalire le origini al XVI secolo.
Una compagnia dei Raccomandati , detta anche dei Battenti, è documentata fin dal 1545 , a servizio di un ospedaletto per pellegrini, viandanti, malati e poveri annesso alla chiesa del Raccomandati, vicino la Porta delle Fonti, ora denominata Porta San Giuseppe, presso cui si trovava anche una fontana chiamata Fonte delle donne, poi restaurata nel 1766, la cui memoria si conserva nell’attuale toponimo di Via Fontane Vecchie.
La chiesa è oggi da individuare nel fondaco sottostante la chiesa della Madonna Immacolata della Cintura, utilizzato fino a tempi recenti come magazzino, deposito e falegnameria.
L’antica chiesa dei Raccomandati è stata realizzata in laterizi, presenta una pianta trapezoidale, divisa in quattro campate coperte a crociera che poggiano su archi a tutto sesto dal profilo irregolare. Le colonne presenti, anch’esse realizzate in laterizio, scandiscono lo spazio interno e creano suggestivi effetti volumetrici, ma non si riferiscono alla struttura originaria. Vi sono state probabilmente inserite in un periodo successivo, perché necessarie per il consolidamento statico di tutto l’edificio, nel momento in cui vi viene costruita sopra in elevato la chiesa della Madonna della Cintura, accessibile da Via Menotti De Francesco. Labili tracce di affresco nelle pareti, le ‘cuciture’ per chiudere o aprire probabili porte e finestre contribuiscono poi a ridisegnare o ad ipotizzare l’assetto primitivo dell’edificio religioso.
La costruzione della nuova chiesa della Madonna della Cintura comportò l’abbandono della preesistente chiesa dei Raccomandati che fu così sconsacrata e non più officiata.
Nel 1576, sopra la chiesa dei Raccomandati, viene edificata la chiesa della Madonna Immacolata della Cintura (chiamata anche Santa Giusta, a memoria di un’antica chiesa in onore della Santa, ubicata in Via Sant’Antonio, andata distrutta in un incendio), sotto la protezione del devoto Bernardino Namora o Namorato. Tra il 1761 e il 1767 , la chiesa subisce il primo restauro per impulso di Alessandro Forchetti, mastrogiurato di Atessa e promotore anche della monumentalizzazione della Porta San Nicola, conosciuta come arco Andriano. La chiesa è stata parrocchia fino al 1934.
La ricchezza cromatica interna, sostanzialmente ben conservata, è stata in gran parte cancellata dai restauri del 1980.
L’edificio attuale, un piccolo gioiello a tre navate, ben equilibrato nelle proporzioni e ricco di decorazioni a stucco, conserva statue, reliquari ed oggetti sacri di grande valore, tra cui una pianeta del 1825, con ricchi ricami, appartenuta a Padre Tommaso Bartoletti, un velo omerale del 1864 , una pergamena di Ferdinando IV del 1779, contenente le regole statutarie della venerabile Congregazione della Cintura.
L’organo è opera di Francesco D’Onofrio di Caccavone ( prov. di Isernia), della prima metà del 1700 con scritta in latino “ad onore e gloria di Dio e di Maria sempre Vergine della Consolazione”, restaurato dalla Congrega della Cintura.
Tra le statue presenti risultano realizzate in cartapesta quelle di S. Sebastiano, S. Agostino, S. Monica, S. Vincenzo, S. Gioacchino. Sono state realizzate in gesso le statue della Madonna della Cintura e dell’Addolorata. La statua dell’Addolorata, insieme alle statue delle pie donne ed alla cassa contenente il Cristo morto, viene portata in processione il venerdì santo negli anni dispari. Negli anni pari partecipano alla processione le statue della chiesa di Maria Santissima Addolorata.
La chiesa è ora sede di un attivo pio sodalizio, la Congregazione della Cintura, fondata nel 1725.
Testo e ricerca storica a cura di Adele Cicchitti