San Michele
La chiesa di San Michele è una delle più antiche della città, ubicata al centro del quartiere che la tradizione individua come Ate.
Sotto il profilo architettonico ed artistico nulla sopravvive del vetusto passato, tranne un’antica lapide, un tempo usata come architrave della porta d’ingresso, oggetto di molti studi ed interpretazioni, di epoca altomedioevale, che recita “X OSI.PROhERE The O.S :PATER LyTR O”.
La facciata in mattoni è movimentata da 4 finti pilastri sormontati da capitelli corinzi e da timpano irregolare. Una lapide riproduce i simboli del Santo: bilancia, corazza, spada, due scudi. Essa è frutto della ristrutturazione del 1876, mentre il campanile, danneggiato durante la II guerra mondiale, è stato restaurato negli anni 50 del XX secolo.
All’interno, ad una sola navata, con altari laterali, vi sono decorazioni, stucchi e marmi barocchi, dal cromatismo non invadente. Si segnalano, tra le tante opere ed arredi : una tela che rappresenta la Madonna Addolorata di autore ignoto (1792), una tela raffigurate San Giuseppe (1793), la statua di San Michele, un dipinto rappresentante Santa Teresa di P.Bravo (1939). La cupola con la raffigurazione dello Spirito Santo insiste su un’abside rettangolare.
Nella chiesa aveva sede la Confraternita di San Michele, eretta nel 1682, per volontà di A. Rancitelli, ma fu attiva solo una cinquantina di anni.
Testo e ricerca storica a cura di Adele Cicchitti